Il nostro inno
Trasmissione TG Telefriuli il giorno stesso
foto di alcune fasi del seminario
Una partenza (l’evento ictale, traumatico o altro), un percorso, tanti arrivi …
Nel vissuto di una persona afasica si intrecciano molte strade: quella personale, lavorativa, familiare insieme a quella assistenziale, medica, sanitaria.
Dall’evento acuto, che coincide con la fase ospedaliera, vi è un continuum che teoricamente e praticamente dovrebbe passare attraverso la presa in carico con percorsi, psicologici, medici, riabilitativi quindi multidisciplinari.
In ogni caso le strade della malattia, della perdita della parola (afasia) e della rinascita (recupero, riabilitazione) si incrociano con le strade della sanità (pubblica e privata), con le esigenze dei servizi e con le linee assistenziali più o meno definite e provate.
Sono strade e percorsi distinti, ma alla fine c’è un’unica ragione d’essere: la centralità della persona con la perdita della parola e la sua cura.
Queste strade a un certo punto dovrebbero sovrapporsi tanto da non vedere più quale sia l’una e quale sia l’altra.
Queste saranno le riflessione della giornata sull’afasia, una non malattia, ma non per questo meno bisognosa di attenzione, di prevenzione, di cure e di decisive prese di posizione; una “non malattia” che non per questo vuole rimanere sepolta nel silenzio di chi ha perso le parole, ma vuole comunicare ancora molto e rinascere a nuova vita e nuovi colori.
HANNO PARTECIPATO:
- dr. centro del Audiologia e Fonetica M. Piemonte
- neurologo dr. C. Lettieri
- radiologo dr. F. Calzolari
- neurochirurgo dr. M. Vindigni
- assistente sociale A. M. Furlan
- direttore PPDTA dr. G. Miglio
- psicologa dott.ssa P. Buttarello
- dr.ssa O. Passera dirigente Marketing
- log. D. Morassi
- log. I. Di Narda
- counselor dott.ssa F. Fedrizzi
- musicoterapista L. Boito
- psicologa-psicoterapeuta dott.ssa F. Cilluffo
- (tutor Corso di laurea infermieristica dott.ssa T. Bulfone
- pres. Aita-fvg sig.ra R. Di Tommaso
Dopo il seminario siamo stati invitati alla trasmissione di Telefriuli Medicina Friuli